L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 30 aprile 2019

Energia pulita - trasformare in idrogeno l'energia solare/eolico è cosa buona è un gas trasportabile

ENERGIA

Rinnovabili, "ponte" tra Università di Messina e l'Egitto

29 Aprile 2019

La sede centrale dell'Università di Messina

L’Università di Messina, per tradizione e capacità, ha un ruolo centrale nello sviluppo delle relazioni Sud-Sud che hanno un ruolo strategico crescente nei piani di cooperazione europea con i paesi dell’Area mediterranea. Tra questi, l’Egitto rappresenta uno dei paesi di punta, in cui le notevoli potenzialità possono essere promosse da un’attenta politica di cooperazione scientifico tecnologica, con utile ritorno per l’Europa.

Tra queste aree, una tematica particolarmente sensibile è quella dell’energia rinnovabile. L’Egitto ha una sovracapacità produttiva di energia rinnovabile, ma l’export è fortemente limitato dai limiti attuali nel trasporto a lunga distanza di energia elettrica. Produrre combustibili solari rappresenta la soluzione per permettere il trasporto a lunga distanza ed ovviare anche alle criticità in termini di fluttuazioni nella produzione di energia rinnovabile.

A trattare questi aspetti è stato il prof. Gabriele Centi dell’Università di Messina (Dipartimento MIFT), come unico invitato non egiziano nell’ambito della conferenza (National Dimensions of Rationalizing Water and Energy Utilization) ad alto livello organizzata dall’Institut d’Egypte (Cairo, 27-28 Aprile 2019). Vi hanno partecipato numerosi ministri (ad esempio, dell’educazione superiore e ricerca scientifica, dell’elettricità ed energia rinnovabile, dell’irrigazione e risorse acquifere), autorità e rettori di università egiziane.

La tematica dei combustibili solari è una delle aree di punta della ricerca presso l’Università di Messina, e su questi aspetti l’Ateneo può creare un ponte scientifico-tecnologico, ed educazionale, che da una parte permetta lo sviluppo delle tecnologie per importare energia rinnovabile dall’Egitto e dall’altra di favorire l’aumento della quota di utilizzo di energia pulite in Europa, sostituendo progressivamente l’utilizzo di combustibili fossili ed i relative effetti negativi sull’ambiente ed i cambiamenti climatici.

Tra le varie iniziative in progresso, in cui l’Università di Messina è uno dei partners centrali, vi è l’iniziativa ENERGY-X che ha, tra i progetti dimostrativi, la trasformazione dell’aeroporto di Catania alimentato da combustibili solari.

Consolidare le relazioni educazionali con l’Egitto è uno degli altri aspetti centrali della politica di sviluppo dell’Ateneo peloritano. Uno dei risultati della conferenza sopra indicata è l’avvio delle procedure per stabilire relazioni più salde tra l’Università messinese e i maggiori Atenei egiziani, quali la Cairo University e l’Ahram Canadian University.

Nessun commento:

Posta un commento