L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 30 aprile 2019

Mattarella Mattarella non smette l'occasione per manifistare la sua euroimbecillagine

TURBO
Diego Fusaro massacra Mattarella e Unione europea: "Lo avete sentito parlare?". Dittatura mascherata

29 Aprile 2019


"Nessun movimento può mettere in discussione la Ue". Così ha parlato Sergio Mattarella, e così Diego Fusaro, nella sua rubrica su Affaritaliani.it, risponde al presidente: "Dato che siamo freschi di 25 aprile, suggerisco un agevole esperimento mentale, alla portata anche dei bambini. Provate a togliere Ue nella sentenza di Matterella, e a mettete un qualsivoglia Stato totalitario del 900".


Il filosofo di riferimento di certo sovranismo non si trattiene e spara a zero sull'Unione europea "dittatura mascherata, di tipo economico" e che pare proibito mettere in discussione. Qualsiasi cosa incrini la fiducia cieca in Bruxell e minacci di cambiare il quadro, viene massacrata. Proprio come la manovra in deficit di questo governo, che ha procurato all'Italia, scrive Fusaro, un "attacco concentrico sferrato dalla finanza cosmopolitica" e "l'offensiva mediatico-giornalistica dei padroni del discorso al servigio della classe dominante". "Il governo italiano - conclude Fusaro - deve fare X perché l'hanno deciso gli euroinomani di Bruxelles: e deve farlo anche se X è l'opposto di ciò che gli italiani hanno voluto, votando questo governo".

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