23 ottobre 2019 -
Uno studio del Congressional Budget Office statunitense – sottolinea Hooper – ha calcolato per ogni dollaro impegnato un ritorno per l’economia pari a 1,8 dollari.
Coniata dal celebre economista Milton Friedman nel 1969 per descrivere l’immissione di denaro nell’economia da parte delle banche centrali, l’espressione “soldi elicottero” fu in seguito rivisitata da Ben Bernanke nel 2002. Bernanke presentò tale ipotesi come una strategia per prevenire la deflazione. Ed è proprio questo l’aspetto che potrebbe portare la Banca centrale europea a valutare concretamente questa ipotesi dal momento che, da 10 anni, la Bce non riesce a far salire l’inflazione avvicinandola all’obiettivo del 2%, rimanendo su una media dell’1,2%. Una prospettiva che, da qui ai prossimi 10 anni, secondo l’indice Eurozone inflation 5y5y, non sembra migliorare.
L’economista irlandese Eric Lonergan sul Financial Times ha affermato che le banche centrali considerano l’helicopter money una valida alternativa al taglio degli interessi. In questo senso la misura potrebbe, dunque, configurarsi come una sorta di “quantitative easing per i cittadini”.
Partita come una teoria economica astratta l’helicopter money ha iniziato a divenire un’ipotesi concreta a partire dal 2016. In particolare quando Mario Draghi la definì, durante una conferenza stampa alla Bce, “un concetto molto interessante”.
Una semplice spiegazione del perché l’helicopter money potrebbe funzionare la fornisce la stessa Hooper. “Le banche centrali possono iniettare liquidità nell’economia e abbassare i tassi di interesse ma non possono assicurarsi che le persone spendano effettivamente i soldi. In altre parole – spiega Hooper – la politica monetaria, come recita il noto proverbio inglese, può portare il cavallo all’acqua ma non può farlo bere. Con l’helicopter money, invece, le banche centrali potrebbero essere in grado di ‘far bere il cavallo’ spendendo i soldi in progetti, come ad esempio le infrastrutture, che possano spingere l’economia o depositando i soldi nei conti dei cittadini con una data di scadenza per il loro utilizzo in modo tale che siano costretti a spenderli.
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