
“Il giorno stesso, finito l’abbattimento, il Prefetto e il Questore mi hanno avvisato che da quel momento la mia vita sarebbe in parte cambiata. Mi avrebbero, appunto, messo la scorta perché c’erano state delle minacce. Sui giornali ho letto, insomma, che addirittura stavano pensando di mettere dell’esplosivo per farmi saltare in aria. A mio figlio ho detto che c’erano degli angeli custodi che ci volevano accompagnare e che da quel momento ci avrebbero accompagnato un po’ nelle nostre cose”.
Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in un passaggio dell’intervista contenuta nello speciale “Casamonica – Le mani su Roma” in prima tv assoluta sul Nove alle 21.25.
“Il 20 novembre del 2018 abbiamo abbattuto otto villette abusive del clan Casamonica nella periferia est di Roma. È stato un momento di riscatto per la città, dopo 30 anni di silenzio su quella vergogna: un ‘monumento’ alla prepotenza e all’impunità è stato trasformato nel simbolo della risposta di tutte le Istituzioni. Con la città abbiamo iniziato ad abbattere un muro di omertà e silenzi. Stasera alle 21.25 su NOVE andrà in onda la seconda puntata dello speciale ‘Casamonica. Le mani su Roma’”, ha scritto Raggi su Facebook.
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