L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 10 marzo 2020

Fratellanza Musulmana - L'esperienza del gruppo al potere in Egitto ha rivelato il suo opportunismo politico

Mon 09-03-2020 21:06 PM
Lo studio TRENDS evidenzia l'emergere, il declino del progetto ideologico dei Fratelli Musulmani

ABU DHABI, 9 marzo 2020 (WAM) - Nell'ambito della sua serie sui movimenti politici islamisti, TRENDS Research & Advisory ha pubblicato un nuovo studio: Fratellanza musulmana: circostanze che circondano la sua emersione e la sua fondazione, che spiega le varie dimensioni del gruppo origine e approccio all'ideologia.

Lo studio analizza le circostanze che hanno governato l'emergere del gruppo in Egitto, le sue origini intellettuali - sia tradizionali che moderne - e le caratteristiche personali dei suoi leader più importanti.

Lo studio è stato rilasciato in arabo e la versione inglese sarà presto pubblicata.

Lo studio fa parte di una serie di pubblicazioni sui movimenti politici islamisti, che il Centro intende pubblicare per far luce sulle loro varie dimensioni locali, regionali e internazionali. È un tentativo di analizzare il quadro intellettuale, ideologico e organizzativo di questi movimenti, nonché il loro modo operativo e le prospettive che tengono conto degli sviluppi regionali dalla cosiddetta primavera araba.

Il primo capitolo dello studio tratta i vari approcci adottati dai movimenti politici islamisti in generale e dai Fratelli musulmani in particolare. La ricerca presenta un'analisi approfondita dell'emergere del gruppo dal punto di vista sociologico, storico, sociale e culturale.

Un altro capitolo - Ambiente sociale ed economico che circonda l'emergere della fratellanza musulmana - affronta la situazione in Egitto durante i primi tre decenni del 20 secolo e analizza le sue varie dimensioni e sviluppi a livello politico, economico, sociale e culturale.

Il capitolo - Origini Intellettuali della Fratellanza Musulmana - tratta delle origini del quadro ideologico di riferimento del gruppo, che sono divisi in vecchi riferimenti rappresentati nell'ortodossia sunnita e nel pensiero kharijita, e riferimenti relativamente recenti, che si concentrano principalmente sui pionieri del Rinascimento islamico come Jamalud-deen Al-Afghani, Muhammad Abdu e Rasheed Ridha, così come Abul A'la Al-Maududi e il ruolo delle sue idee.

Maududi è lo scrittore contemporaneo più influente che ha plasmato le idee del Gruppo e il loro modo di pensare.

Il capitolo intitolato I Fondatori: Hassan Al-Banna e Sayyid Qutb, discute le idee del fondatore del gruppo e Sayyid Qutb e il loro ruolo nel viaggio del gruppo verso la violenza armata e la creazione di una componente strutturale del suo discorso, quadri intellettuali ed epistemologici, e il suo comportamento generale.

Il capitolo sulle basi intellettuali del gruppo tratta le basi più importanti del pensiero del gruppo. Esamina i concetti ed i termini fondamentali adottati dal gruppo, che sono caratteristicamente generali e vaghi, mentre rivendica la loro originalità dall'ambiente giuridico e giurisprudenziale islamico.

Lo studio conclude che i Fratelli Musulmani ed i gruppi islamici politici in generale sfruttano ogni situazione opportuna, sia essa sociale, economica, politica o culturale, per espandere la propria impronta nella società. "Tali gruppi manipolano queste situazioni per servire i loro interessi politici, che mirano a raggiungere la sede del potere anche a spese dello stato-nazione e della distruzione dei suoi componenti principali", secondo lo studio.

Ha continuato dicendo che forse la posizione del gruppo sulla cosiddetta primavera araba è una prova inconfutabile di questo approccio. "La Fratellanza ha cercato di usare le richieste sollevate dai manifestanti in molti paesi arabi per incitare i governi e ha chiesto il loro rovesciamento senza avere alcun sistema alternativo o una visione per salvaguardare lo stato e prevenirne il collasso."

"Di conseguenza, l'esperienza del gruppo al potere in Egitto non solo ha rivelato il suo opportunismo politico ma anche la sua mancanza di fiducia nella democrazia. Una volta al potere, ha escluso la maggior parte delle forze che lo sostenevano e ha imposto le sue opinioni sulla società. Ciò ha portato al suo epico fallimento, alla rivolta nel giugno 2013 in Egitto e al suo maggiore isolamento e declino nel resto dei paesi arabi", ha osservato lo studio Tradotto da: Hussein Abuel Ela.


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