L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 30 settembre 2020

La distruzione delle case dei palestinesi è atto fondante e sistematico praticato dagli ebrei sionisti che occupano la Palestine

ONU: nel 2020, Israele ha demolito oltre 500 edifici palestinesi

Evidenza - 29/9/2020


MEMO. Le autorità di occupazione israeliane hanno demolito più di 500 edifici palestinesi nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza dall’inizio del 2020, secondo quanto rivelato lunedì l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA).

L’agenzia delle Nazioni Unite ha affermato che 506 edifici sono stati rasi al suolo dalle forze di occupazione israeliane in Cisgiordania con il pretesto che non avevano i permessi di costruzione. Secondo il comunicato ufficiale, solo nel 2020 sono state demolite un totale di 134 strutture nella Gerusalemme est occupata.

L’UNOCHA ha detto che gli israeliani hanno abbattuto 22 edifici nelle ultime due settimane, sfollando 50 palestinesi e colpendo circa altri 200. Otto delle 12 demolizioni a Gerusalemme Est sono state effettuate dagli stessi proprietari al fine di evitare multe e tasse imposte dalle autorità di occupazione israeliane. Le altre 10 strutture demolite si trovavano nell’Area C, che rappresenta circa il 61% della Cisgiordania occupata.

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