Statunitensi accusano la Russia: minaccia la stabilità nel Mediterraneo
Attualmente Turchia e Usa operano contro il diritto internazionale in Siria
-16 Dicembre 2020
Gli statunitensi accusano la Russia di minacciare la stabilità nel Mediterraneo. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo afferma che la politica estera nel Mediterraneo è aggressiva e manipolatoria. Secondo lui, Mosca avrebbe “utilizzato diversi metodi per diffondere informazioni, minare la sovranità nazionale, scatenando il caos, i conflitti e la disunione nei paesi della regione”. Nel suo messaggio, Pompeo ha accusato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov di “fraintendere i fatti” sulle azioni di Washington nel Mediterraneo.
Perché gli statunitensi accusano la Russia?
Il ministro degli Esteri russo, parlava dei problemi del Mediterraneo meridionale, in particolare della minaccia terroristica e della terribile situazione umanitaria. Lavrov affermava che questo è “un prezzo alto e inaccettabile per gli irresponsabili giochi geopolitici di Washington e dei suoi alleati europei”. I quali decidono “di testare il modello di ordine mondiale unipolare sui popoli del Medio Oriente e del Nord Africa”. Pompeo, da parte sua, commentando le parole di Lavrov, affermava che: “gli USA e i loro alleati lavorano nel Mediterraneo orientale per promuovere una maggiore stabilità, sicurezza e prosperità”. In poche parole la politica estera russa non ha permesso a Washington e ai suoi partner di proseguire con i piani sulla Siria e Libia.
Chi veramente sta creando il caos nel Mediterraneo?
Il paese che crea il caos nel Mediterraneo seguendo il sogno espanssionistico ottomano è la Turchia. La Turchia è riuscita li dove Mosca non ha mai osato. Nella sola estate del 2020, le sue iniziative di ricerche energetiche nel Mediterraneo generavano non poche tensioni nel Mediterraneo. La Turchia è ai ferri corti con due paesi membri della NATO, ossia Grecia e Francia riuscendo a farsi inemicare Egitto e Emirati Arabi. Rischia lo scontro con le navi francesi e greche che controllavano l’embargo imposto dalla UE tramite l’operazione IRINI. La turchia è riuscità a trasportare armi in Libia senza che nessuno lo fermasse. La sua presenza illegale che va contro il diritto internazionale in Siria addestrando e armando criminali. Usandoli per destabilizzare non solo la Siria ma anche quelli limitrofi. Ci sono prove che confermano l’uttilizzo di questi mercenari nel conflitto del Nagorno-Karabakh.
Gli statunitensi accusano la Russia e non la Turchia per il caos nel Mediterraneo
Non ostante ciò NATO, UE e USA non prendono alcun provvedimento sanzionatorio contro la Turchia. Giusto ieri gli USA sanzionano la Turchia per aver acquistato gli S-400 dai russi ma nessuna sanzione riguardo le sue controverse azioni criminali. Ciò da un forte segnale a paesi come Grecia, Francia e Egitto i quali l’estate scorsa si sono organizzati tramite esercitazioni militari marine e aeree. Mentre la Turchia rimane impunità la politica internazionale neccessità di un capo espiatorio che trovano nella Russia. Russia assieme all’Iran su richiesta ufficiale dal governo siriano intervengono unendo le forze a eliminare l’ISIS. Le ultime vittorie nel terreno dell’Esercito Arabo Siriano, il ritirarsi graduale dei Turchi dalla Siria settentrionale ma sopratutto l’incontro ufficiale dei curdi siriani a Mosca portano il conflitto in un altro livello. Da ricordare che gli USA attualmente in Siria sono una forza occupante che a differenza dell’Iran e Russia hano avuto
invito ufficiale.
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