IL PICCO DELL’INFLAZIONE!
E finalmente venne il giorno della verità, il picco dell’inflazione è stato raggiunto come solo noi avevamo preventivato a luglio, ora una stabilizzazione e poi un’implosione deflattiva.
Cominciamo dai numeri. L’inflazione mensile di luglio si è attestata allo 0,5% per il tasso principale, in calo dallo 0,9% di giugno, e allo 0,3% per il core, anch’esso in calo dallo 0,9%.
C’è chi dice che è solo una pausa, noi suggeriamo che è la pausa definitiva.
Notevole come abbiamo preannunciato il ridimensionamento delle tariffe aeree e del settore legato alle auto usate e noleggio, come era naturale attendersi. Tali componenti continueranno molto probabilmente a ridurre l’inflazione nei mesi a venire.
Oltre 100.000 contagi al giorno in America contribuiranno inoltre a fermare la domanda nei prossimi mesi, raffreddando le aspettative di inflazione.
L’inflazione salariale è pura illusione. Oggi usciranno i prezzi alla produzione altro elemento necessario a fare luce su quanto sarà alta l’inflazione e per quanto tempo.
Nel dettaglio l’indice core è sceso e questo è quello che conta, nonostante l’indice energetico aumentato del 23,8 %.
I prezzi dell’energia sono uno dei principali fattori che hanno contribuito ai recenti aumenti dei prezzi al consumo negli Stati Uniti. Altri fattori trainanti dell’inflazione includono auto usate e a noleggio, affitti, tariffe aeree, ristoranti e assicurazioni auto.
Ebbene tutti questi fattori hanno subito un ridimensionamento a luglio e siamo solo all’inizio.
Qualcuno si è preoccupato per l’inversione dei rendimenti ma era naturale che dopo una corsa sfrenata ci fosse un rimbalzo.
Se qualcuno si illude che i dati sull’occupazione di venerdì siano reali, auguri, adeguamenti stagionali e altre cosuccie hanno fatto uscire un dato che è una clamorosa fake news, come vedremo a breve.
In realtà anche secondo gli analisti di JPMorgan in agosto assisteremo a un crollo impressionante dell’occupazione, con dati che arrivano sino a soli 50 mila posti creati con un massimo di 300 mila circa, una doccia fredda che arriverà al momento opportuno.
Il prossimo dato sui consumi ci sarà da divertirsi, in uscita martedì 17 agosto, quando il mercato sarà più sottile di un filo di ragnatela.
Nel frattempo…
“Domanda incredibilmente forte” per la vendita odierna di 41 miliardi di dollari di titoli del Tesoro a 10 anni. Gli acquirenti indiretti “hanno preso 31,66 miliardi di dollari (77,3 %) dell’asta, un record:” Charles Retzky di Mizuho. I rendimenti a 10 anni sono scesi quando è diventato chiaro che c’è ancora molta domanda a questi livelli.
Dopo la solida asta a 3 anni di martedì, ieri abbiamo avuto la più solida e spettacolare asta a 10 anni della storia del Tesoro americano, se li sono letteralmente strappati di mano.
Il Bid to Cover è passato da 2,39 a 2,65, il più alto da maggio 2020; naturalmente era molto al di sopra della media delle ultime sei aste a 2,42.
Noi non abbiamo alcuna fretta, i fatti ci stanno dando ragione, uno dopo l’altro, ora abbiamo anche il dollaro vicino a livelli che potrebbero far chiudere quasi tutte le scommesse su un crollo della moneta verde.
State sintonizzati e preparatevi a vedere cose mai viste.
Nel frattempo, dopo l’illusione di giugno, i nuovi prestiti in Cina tornano a crollare, tutti i dati hanno sorpreso al ribasso a luglio, prestiti alle imprese, il credito bancario ombra continua a contrarsi.
Anche il petrolio da quando è uscito l’ultimo manoscritto di Machiavelli è crollato del 9% per poi rimbalzare, ma sarà un rimbalzo del gatto morto.
Soli, sempre controcorrente, contro tutti e contro tutto ma vincenti alla fine!
Buon ferragosto a tutti.
Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto il nostro lavoro, buona Estate a Voi e alle Vostre famiglie!
A loro non resta che la favoletta di Jackson Hole, a noi il gran finale!
I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.
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