L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 26 novembre 2021

Arriva l'influenza e con l'obbligatorietà dei tamponi farlocchi che non distinguono il raffreddore, dal mal di gola, dal covid aumentano i contagiati che non sono malati, che non sono malati, che non sono malati

Allarme influenza, superato il milione di casi: come distinguerla dal Covid-19

25/11/2021 - 18:01

Scatta l’allarme influenza in Italia, superato il milione di casi. L’incidenza maggiore è stata registrata tra i bimbi al di sotto dei 5 anni. Ma come distinguerla dal Covid? Entriamo nel dettaglio.


Allarme influenza in Italia, superato il milione di casi. Continua a crescere il tasso di incidenza delle sindromi simil-influenzali che ha raggiunto questa settimana i 4,8 casi per mille abitanti. Con 283 mila nuovi casi registrati nell’ultima settimana. Confermata la maggiore diffusione dell’infezione tra i bambini al di sotto dei 5 anni, che hanno tassi di incidenza quattro volte superiore alla media italiana (pari a 21,25 casi per mille assistiti).

È quanto emerge dal rapporto settimanale della rete di Sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità. Come già registrato nelle settimane precedenti, si conferma il maggiore impatto dell’influenza rispetto alle stagioni precedenti. Con un’incidenza doppia rispetto al 2019-2020 (l’ultima stagione in cui è stata osservata un’epidemia di sindromi simil-influenzali). Ma cosa dobbiamo aspettarci e come distinguerla dal Covid? Entriamo nel dettaglio.
Allarme influenza, raggiunto un milione di casi

In Italia è scattato l’allarme influenza ed è stato superato il milione di casi. Continua a crescere il tasso di incidenza delle sindromi simil-influenzali che ha raggiunto i 4,8 casi per mille abitanti negli ultimi sette giorni. Con 283 mila nuovi casi registrati nell’ultima settimana.

Le regioni con i tassi di incidenza più alti al momento sono Lombardia, Marche, Emilia Romagna. Ma sei regioni (Val d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna) non hanno ancora attivato la sorveglianza InfluNet.

Influenza, boom tra i bambini al di sotto dei 5 anni

Dal rapporto settimanale della rete di Sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità emerge che la maggiore diffusione dell’infezione avviene tra i bambini al di sotto dei 5 anni. Gli under 5 hanno tassi di incidenza quattro volte superiore alla media italiana (pari a 21,25 casi per mille assistiti).

La scorsa settimana era stato isolato nel laboratorio di Epidemiologia molecolare e sanità pubblica del Policlinico di Bari il primo virus influenzale del sud Italia proprio su un bambino di 4 anni. Il piccolo era stato ricoverato con febbre e difficoltà respiratorie presso l’unità operativa complessa di Pediatria dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Si trattava di un virus influenzale di tipo A, sottotipo H3N2.

I sintomi dell’influenza 2021-2022

La professoressa Maria Chironna, responsabile del laboratorio del Policlinico di Bari, ha elencato i sintomi dell’influenza stagionale 2021-2022, spesso sovrapponibili con quelli del Covid: «La sintomatologia dell’influenza è spesso sovrapponibile a quella del Covid-19. Febbre, difficoltà respiratoria, mal di gola, spossatezza, mal di testa, ecc. Quando si presentano questi sintomi è necessario escludere che si tratti di Covid-19. L’arrivo dell’influenza sottolinea l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, anche per i più piccoli. Per i quali da quest’anno è disponibile, accanto al vaccino intramuscolare, anche il vaccino per via intranasale. Uno spray che i pediatri stanno già utilizzando».

In sostanza, se si avvertono sintomi influenzali simili a quelli del Covid, meglio procedere subito con un tampone.

Secondo il virologo della Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, quest’anno con la variante Delta, sarà ancora più difficile distinguere l’influenza dal Covid-19: «Il problema di questo inverno saranno le diagnosi fra Covid e influenza. Per questo anche un adulto sano si dovrebbe vaccinare». La terza dose si può ricevere anche in contemporanea.

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