L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 4 dicembre 2021

"Possibile quarta e quinta dose dopo la terza"

Poi ingrani la sesta e produci meno CO2

di Il Chimico Scettico
25 novembre 2021

Mentre dove sono ora gli alberi, ormai quasi completamente spogli, continuano ad essere pieni di corvi, a latitudini più basse continuano come sempre i piccioni, che svolazzano e evacuano...

Eh, indimendicabile la perfomance di Miozzo in audizione parlamentare, quando si dimostrò completamente incapace di portare una mascherina e parlare ( https://www.youtube.com/watch?v=SYFdwMnzWQs). E il suo rivendicare, tra l'altro, l'invenzione della mascherina di comunità (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/.../come-si...).

Qualcuno ne sentiva la mancanza? Non credo...

E quindi non si fa mancare lui: la quarta, la quinta dose, poi ingrani la sesta e il tuo impatto ambientale diminuisce (https://www.pirelli.com/.../sesta-marcia-cos-e-come...).

A risentire quella audizione in commissione, beh, la memoria della rete è spietata - le sanificazioni! Ve le eravate scordate vero?

Al verde festival del verde passare tutti vogliono dire la loro, contribuendo alla costruzione di un clima mai così disteso e costruttivo, e per distinguersi dal coro c'è chi si mette d'impegno: Ricciardi, per esempio aveva sparato un "Londra danneggia il mondo", buono giusto per un lancio adnkronos (https://www.adnkronos.com/covid-oggi-gb-ricciardi-londra...): vaghi echi di "la perfida Albione", a cui COVID spezzerà le reni (vane speranze). Oggi per rimanere in tema "ti ricordi quasi cent'anni fa?", abbiamo Toti che, mentre appoggia il lockdown per i non vaccinati in stile austriaco, si perde ad evocare "l'esercito che trascina con camion e manette le persone che non vogliono vaccinarsi", dicendo che non lo vuole vedere (https://www.ilsecoloxix.it/.../toti-come-regioni...). Avendo fatto novanta poteva fare 100, e parlare invece che di camion di vagoni piombati.

Ora sicuramente a qualcuno tutto questo apparirà giusto e sacrosanto (come ai tempi i più pensavano che davvero quell'Albione fosse perfida e che spezzare le reni alla Grecia fosse una gran cosa). Historia magistra vitae, dicevano, ma se la storia insegna di gente che poi impara ce ne è sempre stata pochissima.


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