L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 4 marzo 2022

Diventeremo tutti dei zombi è la loro aspirazione più alta, Governo criminale, troveranno sempre dei Lupi che si vendono l'anima, d'ltra parte da Comunione e Liberazione cosa ti vuoi aspettare?

Mentre ci distraggono

https://twitter.com/miia_2018/status/1499132681585635328

adottata nel 2018, equipara le malattie prevenibili mediante vaccino a “grandi flagelli”, invita gli Stati a attuare piani di vaccinazione sull’intero arco di vita, disporre di informazioni elettroniche su stato vaccinale dei cittadini e di un calendario vaccinale a livello UE.

I rischi: manipolazione di evidenze scientifiche, criminalizzazione di opinioni minoritarie, azzeramento del pensiero critico, digitalizzazione capillare della vita dei cittadini, innesco di meccanismi di competizione sociale, modifiche dell’identità genetica e derive transumane.

Il CIEB esorta dunque i cittadini a mantenere alto il livello di attenzione, tenuto conto del profilarsi di nuove #emergenze in grado di distrarre l’opinione pubblica dalle dichiarazioni e dalle politiche del Governo sulla gestione del #Covid;

con riferimento alla crisi in #Ucraina mette in guardia i cittadini dal rischio che nuovi stati di #emergenza possano motivare l’inasprimento delle misure restrittive dei diritti e delle libertà fondamentali introdotte in forza dell’emergenza #Covid; saluta con favore le prime pronunce dei #magistrati che sollevano dubbi in ordine alla proporzionalità delle misure di gestione politica del #Covid e alla loro compatibilità con principi e norme nazionali e internazionali di #bioetica e di #biodiritto.

Martina Pastorelli:

https://twitter.com/CathVoicesITA/status/1499480946797596673

https://twitter.com/italiadeidolori/status/1499324184635318274

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