L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 3 marzo 2022

Lavrov "La NATO ha deciso, sia a nome della Germania che dell'Europa, che il Nord Stream 2 non è necessario per garantire la sicurezza energetica dell'UE."

03 Marzo 2022 10:02
Lavrov: "Il Pentagono è preoccupato di perdere il controllo dei laboratori militari di Odessa e Kiev"

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Il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov ha parlato in conferenza stampa nel giorno in cui è atteso il secondo round di trattative tra la delegazione russa e quella ucraina in Bielorussia: "La gente sta morendo e la delegazione ucraina vuole un posto più comodo per le trattative", ha dichiarato il ministro degli esteri russo.

"La Russia è pronta al dialogo sulla base dell'uguaglianza e tenendo conto dei reciproci interessi", ha proseguito, aggiungendo come le richieste della Russia sono minime e che il presidente Putin è stato coerente con la sua posizione. "Come può un presidente non razzista firmare un documento che vieta la lingua russa nell'istruzione e nella vita di tutti i giorni?", riferendosi al regime di Kiev.

Non sono mancati attacchi all'occidente: "Perché la NATO dovrebbe determinare per noi ciò che è necessario per la nostra sicurezza?". E ancora: "La NATO ha deciso, sia a nome della Germania che dell'Europa, che il Nord Stream 2 non è necessario per garantire la sicurezza energetica dell'UE."

"Sono sicuro che si stanno escogitando piani di guerra contro la Russia. Si parla di possibilità di una guerra nucleare. Non da parte della Russia, ma della Nato e dell'Ucraina.", ha sottolineato.

"Putin ha dichiarato in infinite occasioni che il nemico era arrivato alle nostre frontiere". E ancora: "Non si può analizzare la situazione in Ucraina non considerando il contesto delle intere relazioni tra Russia e Occidente negli ultimi trent'anni. Un giorno dovremo accordarci con l'Occidente, ma alla pari. Per ora non sono pronti a questo."

Rispondendo alle domande dei giornalisti Lavrov ha prima dichiarato come è convinto che "l'isteria occidentale finirà e la Russia sarà pronta a riprendere il dialogo" e poi sul comportamento della Nato: "ha assicurato che non si sarebbe espansa verso est, e poi in 5 occasioni ha semplicemente ignorato quelle garanzie".

Rispondendo ad un altro giornalista sulla situazione sul campo Lavrov ha sostenuto come: "Ogni vita umana è sacra, qualsiasi evento militare è accompagnato da vittime. Il nostro esercito ha ordini severi di distruggere solo le infrastrutture militari". E ancora, rivolgendosi alla stampa occidentale: "perché non avete mai affrontato con lo stesso entusiasmo la situazione in Iraq o in Libia, in cui sono morti centinaia di migliaia di civili?"

Una nota anche sui famosi e misteriosi laboratori biologici Usa installati in Ucraina dopo il golpe del 2014. "Abbiamo informazioni secondo le quali il Pentagono sarebbe preoccupato per la situazione dei laboratori militari statunitensi a Kiev e Odessa, perché potrebbero perderne il controllo", ha precisato Lavrov.

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