L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 16 marzo 2022

Quello che il nostro non tiene conto e che le interazioni di Eurasia diventeranno talmente numerose che spingeranno all'angolo il dollaro e quello che per lui occidentale pensa sia la libertà e i diritti civili, Taiwan e il sistema obbligazionario sia del medesimo valore nel continente eurasiatico. Forse un pò di storia e non solo

LA FINE DEL DOLLARO!

Scritto il  alle 08:20 da icebergfinanza

Cartoon of the Day: Just A Push

L’ultima barzelletta è arrivata nel fine settimana, la Russia avrebbe chiesto aiuto militare e economico alla Cina, magari anche all’India perchè no, in un mondo in cui domina il pensiero unico e l’ignoranza, non è poi difficile far bere qualunque cosa alla gente dopo una pandemia.

L’avvertimento degli Usa alla Cina
Nella giornata in cui ripartiranno i colloqui tra la delegazione ucraina e quella russa (in videoconferenza a partire dalle 9,30 ora italiana), si terranno a Roma colloqui di altissimo livello tra Stati Uniti e Cina. Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, incontrerà in Italia il diplomatico cinese Yang Jiechi. Sullivan — commentando le notizie sulla richiesta a Pechino, da parte di Mosca, di assistenza militare e finanziaria — ha detto che la Cina si troverebbe ad affrontare le «conseguenze» delle sue azioni se aiutasse la Russia ad aggirare le sanzioni.

«Stiamo comunicando direttamente e privatamente a Pechino», ha detto Sullivan alla Cnn che «ci saranno assolutamente delle conseguenze» di fronte a tentativi di aggirare le sanzioni. «Non permetteremo a nessun Paese di diventare un salvagente» per la Russia.

Una barzelletta davvero altro che terza guerra mondiale!

L’altra barzelletta è la solita, si quella sulla fine del dollaro e sulla Cina che vende tutti i suoi titoli di Stato americani e prende il controllo del sistema valutario internazionale, dominandolo nei secoli dei secoli amen.

Nel frattempo però…

E si tutti li vogliono, le scommesse contro il dollaro svaniscono come neve al sole primaverile!

La scorsa settimana, abbiamo letto la profezia di Zoltan Pozsar…

Questa crisi non è come quella che abbiamo visto da quando il presidente Nixon ha tolto il dollaro USA dall’oro nel 1971, la fine dell’era del denaro basato sulle materie prime. Quando questa crisi (e guerra) sarà finita, il dollaro USA dovrebbe essere molto più debole e, al contrario, il renminbi molto più forte, sostenuto da un paniere di materie prime.

E niente, qui ci vuole un piccolo ripasso di storia o meglio una lezione di geopolitica!

Ma davvero qualcuno con le rotelle a posto è disposto a credere che un Paese con un regime comunista potrà nel tempo dominare il mercato valutario mondiale?

Qualcuno pensa per davvero che lo yuan presto o tardi, sostituirà il dollaro USA come valuta di riserva mondiale?

Innanzitutto vi sfido a scommettere che la Cina lascerà fluttuare liberamente la sua moneta!

Pensate davvero che un Paese che ha qualche problemuccio con la libertà e i diritti civili, un pensiero fisso, Taiwan e un mercato obbligazionario semplicamente ridicolo rispetto al resto del mondo prenderà il posto degli Stati Uniti come valuta di riserva mondiale?

Se si, vi faccio i migliori auguri e li faccio sinceramente all’euro!

Ieri un un’analisi targata Morgan Stanley, sostiene che ci sarà…

… ci sarà una diversificazione delle riserve e continuiamo a credere che la quota dello yuan cinese nelle riserve valutarie globali potrebbe raggiungere il 5-10% entro il 2030 a spese delle altre valute di riserva. Se alcuni stati stanno esplorando sistemi di pagamento alternativi a SWIFT o stanno cercando di perseguire un maggiore commercio bilaterale in valute nazionali, le sanzioni economiche imposte alla Russia potrebbero agire da acceleratore.

Tuttavia, come scrive Zero Hedge, mentre il conto alla rovescia per la fine del dollaro potrebbe essere effettivamente iniziato, Morgan Stanley non vede nulla di perseguibile per molto tempo poiché “le recenti azioni non minano il dollaro come risorsa di riserva globale più sicura ed è probabile che rimanga la dominante valuta globale per il prossimo futuro”.

E io sto qui a preoccuparmi di quello che potrebbe accadere tra 10 anni?

Eppure, nonostante le frequenti richieste di fine del sistema finanziario internazionale basato sul dollaro negli ultimi due decenni, il dollaro rimane in modo schiacciante la valuta di riserva dominante e il principale bene rifugio al mondo, con il suo vantaggio sugli altri che scivola solo moderatamente gli ultimi 20 anni.

Se c’è il rischio che tutte le autorità estere possano potenzialmente congelare i beni sovrani di un altro paese, quali sono le implicazioni? Ne vediamo almeno tre riporta Zero Hedge…

  • Identificazione  dell’attività  più sicura  : i gestori delle riserve e gli investitori in fondi sovrani dovranno valutare dove possono trovare le   attività più sicure e non solo quelle sicure, poiché il concetto di queste ultime potrebbe essere stato seriamente compromesso. Ma il dollaro e i titoli garantiti dal governo degli Stati Uniti possono ancora essere gli asset più sicuri, dal momento che le ultime sanzioni contro la CBR coinvolgono un’ampia gamma di autorità governative che agiscono di concerto.
  • Le alleanze politiche potrebbero essere fondamentali:  queste sanzioni dimostrano che le relazioni internazionali tra stati diversi possono svolgere un ruolo importante nella sicurezza delle risorse di riserva. Mentre il dollaro potrebbe essere una risorsa sicura per i forti alleati degli Stati Uniti, i suoi avversari potrebbero vedere le cose in modo diverso. Per mettere a serio rischio il predominio del dollaro nel sistema finanziario internazionale, gli aspiranti sfidanti del sistema dovrebbero costruire alleanze strategiche con altre grandi economie.
  • Onshoring di attività in valuta estera: le  recenti sanzioni hanno chiarito il fatto che esiste una grande differenza tra un deposito in valuta estera in un conto bancario estero sotto la giurisdizione di un governo estero e un deposito in valuta estera che possiedi fisicamente nella tua terra natale. Sebbene entrambi possano essere considerati “contanti”, non sono equivalenti in termini di accessibilità o sicurezza. Quindi, un altro risultato potrebbe essere che i gestori di riserva portino attività in valuta estera a terra.

Un modo per farlo è acquistare oro fisico e conservarlo in modo sicuro all’interno della giurisdizione nazionale. Lo stesso si potrebbe dire di altre attività FX, poiché i gestori delle riserve avranno sicuramente accesso alle banconote stampate in USD, EUR o CNY se sono conservate nei caveau di casa, anche se potrebbero esserci sfide pratiche nell’effettuare transazioni di grandi dimensioni in quello scenario.

Ma…

Ma non è chiaro se le recenti azioni abbiano minato l’idea del dollaro USA come il più sicuro asset di riserva globale e potrebbe benissimo rimanere la valuta globale dominante per qualche tempo a venire, anche se a livelli leggermente inferiori rispetto a prima.

Peccato però che…

NEW YORK, 11 marzo (Reuters) – Le scommesse long nette degli speculatori sul dollaro USA sono aumentate nell'ultima settimana, secondo i calcoli di Reuters e i dati della US Commodity Futures Trading Commission pubblicati venerdì.

Oplà, tutti a scommettere sul dollaro, non era una scommessa difficile, soprattutto dopo il suicidio politico dell’Europa e soprattutto dell’Italia.

Le ricadute di Russia-Ucraina hanno rafforzato il dollaro, ribaltando le aspettative degli investitori per un biglietto verde più debole poiché l’incertezza geopolitica e le preoccupazioni per la crescita europea aumentano l’attrattiva della valuta statunitense.

Chi l’avrebbe mai detto a parte Machiavelli?

Il dollaro, che nel 2021 è salito del 6,3% contro un paniere di valute, è salito di un altro 3,6% nell’anno.

Gli speculatori hanno anche ridotto il loro posizionamento lungo netto sull’euro a 58.844 contratti, in calo rispetto ai 64.939 contratti della scorsa settimana.

Per il resto serve pazienza, sono ancora li tutti che scommettono su SETTE rialzi dei tassi in America, si SETTE.

Che figata, quando la barca si capovolgerà!


https://icebergfinanza.finanza.com/2022/03/14/la-fine-del-dollaro-2/

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