PROVA COSTUME: Bilancio FED in fase di snellimento radicale?
Non è che avessimo bisogno di grandi conferme, ma rileggere i verbali del meeting FED ti dà sempre la possibilità di avere maggiore consapevolezza di quanto stia accadendo.
Intanto le banalità: tutti concordi su un tasso inflazione superiore alle attese. E questo fatto, con dati dal mondo del lavoro soddisfacenti, permettono l’inizio di una riduzione del bilancio FED.
Exit strategy progressiva, la era rivoluzione dopo tanti anni di politica monetaria espansiva. Un cambiamento di MOOD che il mercato ha già in parte digerito ma (e qui viene il bello) nessuno capisce quanto e come lo ha digerito.
Intanto sembra evidente la volontà di prendere il toro per le corna (figurativo, anche se il toro borsistico non ne sarà entusiasta) e di partire con una riduzione di bilancio più aggressiva di quella vista in passato. 95 miliardi al mese.
(…) i funzionari della Federal Reserve “hanno generalmente convenuto che sarebbero probabilmente appropriati limiti mensili di circa 60 miliardi di dollari per i titoli del Tesoro e di circa 35 miliardi di dollari per gli MBS”, per un totale di 95 miliardi di dollari. (…) [Source]
Partenza dell’operazione “prova costume” per la FED dovrebbe essere inizio maggio, quando cioè ci sarà un nuovo FOMC.
Ora, come per ogni prova costume che si rispetti, ci sono dei tempi tecnici che quindi spesso non combaciano con le esigenze. Per fortuna, la FED non deve preoccuparsi del periodo estivo, non dovendo portare le chiappe al mare.
Riprendiamo un grafico a voi noto. Il bilancio FED con l’andamento di Wall Street.
FED balance sheet vs SP500
Lasciamo perdere un attimo la vistosa correlazione diretta tra i due grafici, il che potrebbe far temere ad una correzione importante nel momento in cui venga a mancare il sostegno degli acquisti della FED (anzi, accadrà il contrario con logiche conseguenze, dl punto di vista teorico).
Concentriamoci piuttosto sull’andamento delle dimensioni del bilancio FED. E’ evidentissimo che la cosa “è scappata di mano” da quando il buon Greenspan decise di sostenere i mercati ed il sistema dal rischio generale di default post Lehman Bros. Non è una critica, la mia, ma semplicemente una presa di coscienza. Da allora il bilancio (che bivacchiava sui 900 miliardi di USD) è semplicemente DECUPLICATO. Moltiplicato per 10, visto che ora vale 9 trillioni di USD.
Adesso il “progetto” prevede un diminuzione di bilancio di 95 miliardi di USD mensili. 1.140 miliardi all’anno.
Per tornare alle condizioni pre Lehman quindi ci vorrebbero circa 8 anni. Ma è palese che il bilancio non tornerà quelle condizioni. E allora prendiamo in esame il periodo pre pandemico. 3,8 trillioni, ovvero 5,2 trillioni in meno rispetto ad oggi. E questo possiamo considerarlo il target minimo da raggiungere. Ma in quanto tempo? Se la matematica non è un’opinione, coi ritmi previsti significherebbe un arco temporale di 4 anni e mezzo, tradotto fine 2026.
E questa è la teoria. Ma poi la pratica? La “Prova costume” comporta come potete immaginare non poche controindicazioni. Intanto già il grafico ci fa venire un dubbio. E quale sarà la reazione delle borse? Se la mancanza di sostegno della FED porterà a dei crolli di borsa, continuerà la cura dimagrante oppure sarà meglio prendersi una pausa di riflessione? Inoltre, se l’inflazione dovesse scemare, sarà così necessario continuare a diminuire il bilancio con toni aggressivi? Non sarà meglio ripartire con un massivo QT quando le condizioni saranno ottimali?
E se poi ci sarà la tanto temuta recessione, quali saranno i ritmi e le priorità della FED? Guardate questo secondo grafico. Lo ricordate? E soprattutto come la vedete la correlazione tra il tenore del mercato USA e il bilancio FED?
Non facciamo i conti senza l’oste e non dimentichiamoci mai della flessibilità delle banche centrali. Ora la FED vuole mandare dei messaggi al mercato, oberato di inflazione, ma poi i suoi progetti potrebbero non essere completati come previsto, soprattutto se le condizioni di mercato diventano avverse. Navigare a vista, sostenere l’economia e la crescita economica. Queste sono le missioni della FED. E sull’inflazione, non poi nemmeno detto che alzare i tassi e restringere il bilancio possa avere effetti benevoli con questo tipo di INFLAZIONE, quanto mi anomala nella sua natura.
E forse i mercati non sentono l’esigenza che la “prova costume” venga completata. In fondo , un bilancio FED un po’ più tondo potrebbe far comodo a tutti.
STAY TUNED!
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