L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

lunedì 11 aprile 2022

Gli Stati Uniti in Pakistan hanno corrotto sette deputati per far cadere Imran Khan, ma viviamo in un momento in cui c'è la resa dei conti

Il Pakistan esplode contro il golpe dei guerrafondai del Deep State asserragliati nell’ambasciata USA. Questa volta il golpe non sta riuscendo.
Maurizio Blondet 11 Aprile 2022

Mass protests in Pakistan against ‘imported’ government (VIDEOS) — RT World News
Umberto Pascali

Il Pakistan esplode contro il golpe dei guerrafondai del Deep State asserragliati nell’ambasciata USA
Questa volta il golpe non sta riuscendo. Al contrario!
La resistenza contro la guerra degli oligarchi post umani si allarga a macchia d’olio.
L’ambasciata USA, in mano al Deep State aveva spinto (leggi: corruzione, minacce & ricatti) un largo numero di parlamentari pakistani a votare la sfiducia contro il Primo Ministro Imran Khan “colpevole” di essersi opposto alle sanzioni e alla guerra contro la Russia.
Altro “crimine”, Khan aveva visitato Vladimir Putin a Mosca come concordato da tempo. [da notare che il primo ministro austriaco sta visitando attulamente Putin, anche lui sara’ rovesciato dall’ambasciata USA a Vienna?]
Khan aveva denunciato in dettaglio la criminale interferenza e, mentre un largo numero di parlamentari accettava di tradire i propri elettori, gli elettori sono scesi in piazza in massa – in tutto il paese.
“Mai una tale folla è venuta fuori così spontaneamente e in tali numeri nella nostra storia, rifiutando il governo importato guidato da truffatori”, ha scritto giubilante Imran Khan promettendo al suo popolo che non si sarebbe mai arreso e non avrebbe mai tradito i pakistani. I video delle dimostrazioni di massa parlano chiaro. Vedi: https://twitter.com/ImranKhanPTI/status/1513232489464041473?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1513232489464041473%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.rt.com%2Fnews%2F553648-mass-protests-pakistan-khan%2F
La guerra della banda dei globalisti contro non solo la Russia ma qualsiasi paese che si oppone alla loro corsa verso la guerra nucleare, sta portando ad una reazione ormai incontrollabile. Il Pakistan e’ il primo esempio di una rivoluzione colorata al contrario, cioe’ di una vera rivoluzione popolare contro le quinte colonne dei politicanti e i crrotti oligarchi su cui i globalisti e i loro servi nella Casa Bianca e nelle varie agenzie a washington avevano finora contato.
La vera rivoluzione potrebbe spargersi com un incendi in paesi di tutto il mondo, compreo i paesi europei che sembrerebbero i piu fermamente sotto controllo da parte degli oligarchi.
Come ha speigato Monsignor Carlo Maria Vigano’, alla minaccia globale bisogna rispondere globalmente. Il momento della lotta coordinata e unita di tutti i popoli per la liberazione e’ arrivata!

10 aprile, 2022 21:32
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Proteste di massa in Pakistan contro il governo “importato” (VIDEO)

L’ex-PM Imran Khan ha detto che il paese è diretto verso una nuova “lotta per la libertà”, denunciando la sua estromissione come “cambio di regime sostenuto dagli USA”

I sostenitori del partito del deposto primo ministro Imran Khan si radunano a Karachi, Pakistan, il 10 aprile 2022. © AP /

Fareed Khan
Le manifestazioni di massa hanno scosso diverse città pakistane, tra cui la capitale del paese Islamabad, domenica, con migliaia di persone che sono scese in strada per esprimere il loro sostegno al deposto primo ministro Imran Khan. È stato estromesso dal parlamento del paese in un voto di sfiducia riuscito sabato. Khan ha criticato il voto come un’operazione di cambio di regime sostenuta dall’estero.

“Mai una tale folla è venuta fuori così spontaneamente e in tali numeri nella nostra storia, rifiutando il governo importato guidato da truffatori”, ha detto Khan su Twitter, condividendo il filmato delle proteste.

Le dimostrazioni sono state guidate dal partito PTI di Khan, che ha invitato i suoi membri e sostenitori a scendere in strada in tutto il paese.

All’inizio della giornata, Khan ha ribadito le sue accuse contro gli Stati Uniti, dando la colpa della sua estromissione a Washington e bollandola come un’operazione di “cambio di regime” volta a portare “al potere un gruppo di criminali malleabili, tutti fuori su cauzione”.

L’ex PM ha anche detto che il paese stava entrando in un nuovo periodo di “lotta per la libertà” con il popolo pakistano che proteggeva “la sovranità e la democrazia” da una “cospirazione straniera di cambio di regime”.

In precedenza, il politico ha affermato di avere una registrazione ottenuta dall’ambasciatore pakistano a Washington che provava le accuse. Gli Stati Uniti avevano fermamente respinto tali accuse, negando qualsiasi coinvolgimento negli eventi.

L’Assemblea Nazionale del Pakistan ha approvato un voto di sfiducia contro Khan con 176 legislatori su 342 che hanno votato per la mossa di porre fine al suo mandato in anticipo. Il partito PTI ha effettivamente perso la sua maggioranza parlamentare a marzo, dopo che sette deputati del suo partito di coalizione hanno disertato e si sono uniti alle file dell’opposizione. Il parlamento pakistano è pronto a tenere un voto per scegliere un nuovo premier lunedì

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