L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 12 aprile 2022

Il senso del ridicolo ha raggiunto punte estreme. La maggior parte degli esponenti militari italiani, e industriali gettano acqua sul fuoco ucraino e una classe politica che butta benzina. Spazzare via questi politici si può e si deve fare a cominciare da Mattarella Mattarella che spesso e volentieri dimentica il suo ruolo

Nato ridicola e cassa di risonanza di Biden, il generale Tricarico a raffica: "Gli Usa vogliono vedere Putin nella polvere"


11 aprile 2022

La parola "negoziato" non è mai stata pronunciata dal presidente americano Joe Biden o dal suo segretario di Stato Antony Blinken, dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, dal primo ministro britannico Boris Johnson, dai paesi baltici e via dicendo. A spiegare il motivo della strategia delle potenze occidentali sulla guerra tra Russia e Ucraina è il generale Leonardo Tricaricop, già Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare, intervenuto lunedì 11 aprile a Tagadà.

L'alto ufficiale nel programma di La7 spiega che la scelta di Usa, Gran Bretagna e Nato "è molto grave". I tentativi di raggiungere un accordo "sono iniziati in maniera veramente molto improbabile, con quei con quei negoziati autogestiti con dei personaggi improbabili che probabilmente non avevano neanche mandato per negoziare alcunché o quasi nulla", ricorda tricarico che prosegue nella ricostruzione: "Sono proseguiti poi con qualche tentativo più serio con Erdogan e Bennet, e con qualche altro tentativo che aveva un riverbero sull'audience interna in Francia". Ma "un tentativo serio di strutturazione importante dei negoziati non è stato fatto mai da nessuno e soprattutto da quei paesi" come Usa e Uk.

Biden, Johnson e Stoltenberg non hai mai parlato di "cessate il fuoco, negoziato, stop alle armi" perché "evidentemente non vogliono la pace e so quello che dico", afferma il generale. Sul banco degli imputati c'è il presidente americano: "Biden non vuole la pace e se non la vuole lui non la vogliono tutti gli altri", afferma Tricarico che riserva parole dure anche per il segretario generale della Nato che fa da "cassa di risonanza di Biden" e per gli inglesi che superano gli Usa per "aggressività".

La Nato rafforza la presenza militare sui confini orientali ma si tratta di provvedimenti "ridicoli", spiega Tricarico, perché "sono stati schierati poche migliaia di soldati che non servono assolutamente". Si tratta di uno sforzo "ridicolo" mentre andava costruita una "deterrenza seria" all'espansionismo del presidente russo Vladimir Putin, ad esempio lo schieramento di importanti forze aeree mostrando la determinazione a volerle usare.

La cosa vogliono gli Usa? "Biden vuole veder Putin nella polvere. Doveva restare in casa sua senza muoversi più perché questo è il comportamento di chi ha perduto una guerra e invece questo attivismo in Siria e nel Mediterraneo ha dato fastidio perché ha riempito gli spazi che gli Stati Uniti hanno lasciato vuoti" è la sentenza di Tricarico che non vede niente di buono nei negoziati per la pace.

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