L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

domenica 10 aprile 2022

l'ambasciatore cinese, "dando armi all’Ucraina voi gettate benzina sul fuoco e poi chiedete aiuto a noi per spegnere questo fuoco. Non è giusto e non è neanche nei nostri interessi. L'Ucraina è molto lontana da noi".

Ucraina, Cina avverte Ue: "Attenti, Russia può essere molto pericolosa"
09 aprile 2022 | 10.52

Colloquio tra ambasciatori Pechino e Roma a Mosca

Afp

"State attenti. Se volete una Russia pericolosa, sappiate che può esserlo molto". L'ambasciatore cinese in Russia Zhang Hanhui ha ricevuto il l'italiano Giorgio Starace nella rappresentanza della Cina a Mosca e ha tralasciato "equilibrismi verbali e toni felpati", come ha raccontato l'ambasciatore italiano in un report inviato nei giorni scorsi alla Farnesina, scrive il Corriere della Sera.

Secondo l'ambasciatore cinese, "dando armi all’Ucraina voi gettate benzina sul fuoco e poi chiedete aiuto a noi per spegnere questo fuoco. Non è giusto e non è neanche nei nostri interessi. L'Ucraina è molto lontana da noi". E la tesi, riporta il Corriere, è che la fine delle ostilità possa passare solo dopo che le parti avranno raggiunto un accordo "in autonomia" e il diplomatico fa capire che la Cina non avrebbe particolare interesse a far cessare al più presto la guerra, perché - a suo giudizio - la frattura delle relazioni tra Europa e Russia porterà quest’ultima a dipendere sempre più dalla Cina, che "non imporrà mai sanzioni a Mosca".

La Cina, ha rivendicato, è "una grande potenza economica e anche militare", non "più" disposta "a tollerare né l'egemonia mondiale americana né le continue ingerenze occidentali nei nostri affari interni", pretende "rispetto". C'è anche la questione di Taiwan e secondo l'ambasciatore cinese "abbiamo la seconda economia mondiale e un esercito sempre più forte", in "soli quattro anni siamo in grado di costruire una flotta grande quanto quella britannica, non continueremo ad accettare soprusi dall'esterno". Il diplomatico cinese, conclude il giornale, inizia a disegnare un nuovo ordine mondiale, con la maggior parte dei Paesi che a suo dire non seguirà l'Occidente nel conflitto, con blocchi alternativi che si compatteranno, a partire da Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, con gli Usa che vedranno i propri alleati principali indebolirsi, con l’Europa che cadrà in recessione perché le aziende perderanno competitività sui mercati a causa del forte rincaro dell’energia.

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