L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 14 aprile 2022

Mariupol è un nervo scoperto degli anglostatunitensi/NATO li affianco ai nazisti ci sono i militari occidentali a difendere il biolaboratorio di Biden. L'Isteria è alle stelle per questo aumentano il bombardamento di notizie false riprendendo anche il copione usato in Siria sull'efferatezza e sui attacchi chimici, vediamo come il set cinematografico hollywoodiano del nazista Zelensky c'è lo cucina questa volta

IN ARRIVO ATTENTATO CON IL GAS NERVINO SOTTO “FALSA BANDIERA” IN UCRAINA?

Maurizio Blondet 13 Aprile 2022
Matteo D’Amico

Stanno aumentando negli ultimi giorni le “notizie” allarmistiche sulla stampa di regime occidentale sul possibile uso di “armi chimiche” da parte dell’esercito russo. Si usano forme dubitative, si usa il condizionale, si lancia il sasso in piccionaia sapendo che la gente semplice, abituata a bere come verità certissime tutto ciò che la stampa main stream riversa quotidianamente nella loro testa.
Si sorvola naturalmente sul fatto che, mentre la Russia ha onorato i suoi impegni e ha completato nel 2017 la distruzione dei suoi arsenali di armi chimiche, gli U.S.A. hanno ancora cospicue scorte di queste armi letali.
Qualche governo occidentale già parla di stabilire una “linea rossa” legata all’uso di armi chimiche: se la Russia ricorresse a questo mezzo (che non ha) la risposta N.A.T.O. dovrebbe essere “adeguata”.
Il quadro che sta manifestandosi mostra che è probabilmente in corso la preparazione di un gigantesco attentato false-flag ad opera dei servizi segreti ucraini e N.A.T.O., attentato che sarà attribuito alla Russia per diffamarla e giustificare un eventuale intervento militare americano ed europeo.
E’ lo scherma applicato per dieci anni in Siria, con gli “Elmetti Bianchi” (istruiti dai servizi inglesi) che inscenavano attacchi col gas, poi attribuiti ad Assad.
La cosa è fallita già in Siria e fallirà anche in Ucraina, ma qui il gioco potrebbe assumere tratti meno prevedibili.

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