L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 30 aprile 2022

Polacchi mentono sapendo di mentire

Polonia e Bulgaria continuano a ricevere gas russo, ma con altri gasdotti


L’Europa continua a ricevere le stesse quantità di gas dalla Russia dopo le interruzioni delle forniture a Bulgaria e Polonia. Semplicemente, lo redistribuisce…


Uscito dalla porta, è rientrato contemporaneamente dalla finestra. Questo è quello che è successo al gas russo che Polonia e Bulgaria hanno rifiutato di pagare in rubli.

Stesse quantità di gas, stesso fornitore (Russia), ma redistribuite

I dati dei sistemi di distribuzione mostrano che la domanda di transito di gas russo attraverso l’Ucraina e il gasdotto Yamal-Europa dalla Germania alla Polonia, è aumentata nella stessa misura di quanto la Polonia importava dalla Russia, prima che Gazprom sospendesse le forniture. In pratica, c’è semplicemente stata una redistribuzione dei flussi di gas dalla Russia all’Europa.

Le domande di fornitura di gas inverso dalla Germania alla Polonia tramite Yamal-Europe sono arrivate ad un livello di circa 30 milioni di metri cubi al giorno, che è più di 5 volte superiore al livello del 26 aprile, (quando Gazprom ha chiuso i rubinetti del gas alla Polonia). Varsavia aveva annunciato solennemente di non volere più gas russo, ma immediatamente si è premurata di acquistarlo dalla Germania, che a sua volta lo riceve dalla Russia. Sono infatti aumentate le forniture lungo il corridoio di Uzhgorod verso la Slovacchia e dalla Germania alla Polonia, dove quest’ultima acquista effettivamente gas dalla Federazione Russa, ma targato da fornitori tedeschi.

Quando la politica mente, sapendo di mentire

Una ipocrisia tutta europea che cerca di nascondere all’opinione pubblica una realtà che i responsabili politici non vogliono spiegare ai cittadini e cioè che il gas russo, soprattutto nel breve termine, è indispensabile per l’Europa e non ne possiamo fare a meno. Come se non bastasse, i politici europei si sono buttati a pesce nell’accusare pubblicamente la Germania e l’Ungheria di non volere rinunciare al gas russo, ma poi se lo fanno mandare con fatture tedesche.

Di fatto, Germania e Ungheria sono diventate uno scudo dietro al quale gli altri paesi dell’Unione Europea si stanno riparando, mentre pubblicamente si vantano di volere rinunciare al gas russo.

Nessun commento:

Posta un commento