L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 29 aprile 2022

Questo è GENOCIDIO, il Canada impari il significato delle parole

Amb. Iran, Israele punta a rimuovere tutti i palestinesi

Oggi la Giornata di Qods, voluta da Khomeini

© ANSA/EPA

Redazione ANSAROMA
29 aprile 202214:55NEWS

(ANSA) - ROMA, 29 APR - Israele punta alla "completa espulsione dei palestinesi dalle loro terre" con "omicidi e pestaggi; assedi e boicottaggi nei territori palestinesi; l'espulsione dei proprietari originari dalle loro case e gli insediamenti illegali; la distruzione di tutti i simboli e del patrimonio della Palestina".

Lo afferma in una nota l'ambasciata iraniana in Italia in occasione della Giornata di Qods (Gerusalemme).

La ricorrenza, che cade ogni anno nell'ultimo venerdì del mese islamico del Ramadan, fu istituita dall'allora Guida della Repubblica islamica dell'Iran, l'ayatollah Ruhollah Khomeini, in segno di solidarietà con il popolo palestinese.
"Ciò che perpetua l'occupazione israeliana, le continue uccisioni e lo sfollamento del popolo palestinese oppresso - si aggiunge nel comunicato - è in primis il pieno sostegno di alcuni Paesi, in particolare degli Stati Uniti, ai crimini di questo regime, in seconda istanza il compromesso accettato dai Paesi arabi della regione e il loro tradimento della causa palestinese, e infine il silenzio di tutti gli altri Paesi".
Secondo l'Iran, l'unico modo per risolvere la questione palestinese è la tenuta di un referendum sul destino di questa terra "dopo il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi" e "il ritorno di tutti i profughi palestinesi in patria". "E' necessario dunque - si afferma nella nota - che le organizzazioni e istituzioni internazionali competenti così come le persone libere del mondo, tra cui l'Italia, facciano un passo in questa direzione". (ANSA).

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