L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

lunedì 2 maggio 2022

Antonino Galloni

Galloni presenta “La rivolta delle coscienze”


Il 4 maggio alle 19 al Caffè del Libro Possibile incontro con il professor Antonio Galloni, conosciuto dal grande pubblico come Nino. Sarà un’importante occasione per presentare il suo ultimo libro: “La rivolta delle coscienze”. L’economista è un habitué di Polignano a Mare e torna per la quarta volta in città.
Il suo libro è edito da Byoblu Edizioni. Un testo dai temi attualissimi. Spesso si sente dire sul pianeta terra c’è un problema di sovraffollamento. Siamo troppi e siamo dannosi secondo la visione espressa dal World Economic Forum. L’economista però rassicura: attraverso nuove fonti di energia e tecnologie il sovrappopolamento può essere gestito facilmente. Dunque denuncia gli errori e la visione darwinista e sbagliata delle élite.
L’economista nato a Roma nel 1953, si definisce post-keynesiano. Sostiene l’intervento diretto dello stato nell’economia. Tra le sue opere più note e recenti: “Eurocidio. La sana politica economica tra Scilla e Cariddi” e “L’economia imperfetta. Catastrofe del capitalismo o rivincita del lavoro?”

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