L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 13 maggio 2022

I biolaboratori statunitensi nelle terre ucraine, le schifezze escono fuori a fiotti e non le possono più nascondere

Infettavano i bambini: ecco le imprese della Nato



Gli analisti russi, dopo aver approfondito sul campo la questione dei laboratori biologici ucraini gestiti da Usa – Nato e dopo aver messo insieme una grande quantità di dati e di documentazioni , presentano il conto su queste inquietanti strutture che ” non esistevano” per l’informazione prona e ubbidiente del mainstream ed era disinformazione russa prima che Victoria Nuland la creatrice o comunque distributrice dei fondi per creare il golpe di piazza Maidan, fosse costretta ad ammetterne l’esistenza. Il comandante delle truppe russe di protezione da armi biologiche, chimiche e nucleari, Igor Kirillov, ha presentato una sintesi di quanto scoperto finora riguardo a questi laboratori: ciò che ne esce mostra un quadro desolante dell’umanità occidentale e soprattutto di quella Usa, ormai priva di qualsiasi orientamento etico: “Insieme alle aziende farmaceutiche americane e agli appaltatori del Pentagono, le agenzie governative ucraine sono coinvolte in attività biologiche militari, i cui compiti principali e condurre sperimentazioni sul campo e cliniche e fornire il biomateriale necessario”

Questo è il quadro generale che nel lugubre e criminale concreto si è espresso in due occasioni in maniera e orribile. In un caso nel 2020 col tentativo di infettare i residenti del distretto di Slavyanoserbsky della Repubblica popolare di Luhansk con un ceppo altamente patogeno di tubercolosi. Tale ceppo sarebbe stato diffuso attraverso banconote contraffatte infettate con l’agente eziologico della tubercolosi e distribuito tra i bambini nel villaggio di Stepovoe nella speranza che essi maneggiandole e magari portandole alla bocca si infettassero e poi trasmettessero la malattia in famiglia. Poca roba in fondo, non diceva forse la Albright recentemente volata all’inferno, che mezzo milione di bambini morti sarebbero stati un prezzo sopportabile per abbattere Saddam? il secondo caso si è concretizzato con esperimenti condotti direttamente dal Pentagono presso l’ospedale psichiatrico di Merefa nella regione di Kharkiv: qui sono stati testati farmaci potenzialmente pericolosi sui pazienti, naturalmente senza il loro consenso. Ma qui forse possiamo sorvolare perché questo è accaduto un po’ a tutti recentemente.

Il quadro generale è se possibile ancora più allarmante, almeno per chi è ancora in grado di usare la testa, perché implica una sorta di rapporto organico tra il regime ucraino, le grandi aziende farmaceutiche, il pentagono e gli ambienti del globalismo, cosa che non stupisce di certo visto che lo figlio del presidente Usa aveva le mani in pasta in questo business. I fondi per la ricerca biologica, in attesa di un contesto legislativo che avrebbe permesso di svolgere la ricerca bio militare direttamente con i fondi federali, sono stati raccolti da organizzazioni non governative controllate dalla leadership del Partito Democratico americano compresi i fondi di investimento di Clinton, Rockefeller, Soros, Biden”, mentre alle ricerche per aumentare la patogenicità dei germi, per studiare come diffonderli anche attraverso sciami di uccelli, per la creazione artificiale di virus e di farmaci contro quei virus hanno collaborato anche i produttori dei vaccini contro il Covid, ovvero Pfizer e Moderna che si dedicavano ad attività biologico militari, oltre ovviamente ad altre collegate come Merck e Gilead, Insomma si tratta di un vero schema a geometria variabile che oltretutto faceva capo a laboratori con livelli di sicurezza molto bassi. Di tutto questo esiste una documentazione che si fa di settimana in settimana più corposa e che arriva ad indicare i nomi dei funzionari del dipartimento della difesa americano che hanno partecipato nelle loro varie fasi all’allestimento dei laboratori in Ucraina. Verso la fine dell’aprile scorso il dossier è stato fatto circolare all’Onu senza che però nessuno abbia detto qualcosa: lo stesso indecoroso segretario generale al soldo degli Usa fin da quando ha iniziato la proprio carriera politica nel piccolo Portogallo, non se ne è dato per inteso e ha cominciato ad alzare il sedere solo quando si è tentato di dare un salvacondotto agli alti ufficiali della Nato chiusi dentro il bunker dell’Azovstal assieme ai loro amici nazisti.

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