L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 12 maggio 2022

Un'influenza che diventa pandemia grazie ai tamponi pcr che la stessa Oms ha dichiarato inutili per la diagnosi. Che porcheria è

L’Oms conferma la mortalità in eccesso a causa delle misure anticovid



Non so perché ancora ne parli: dopo due anni e mezzo ormai la truffa pandemica e vaccinale è talmente chiara, talmente anche provata dal punto di vista scientifico che avrebbe dovuto provocare un rigetto totale di tutte le infami speculazioni che hanno accompagnato questa narrazione. Se ciò non è avvenuto è perché non c’è più la forza e la visione per opporsi. Dunque continuare a scavare, a trovare nuove nequizie ad ogni angolo a cominciare da studi clinici manipolati, ai numeri fasulli dei malati di covid, in realtà affetti da qualsiasi malattia dell’apparato respiratorio , mostrare i numeri delle reazioni avverse da vaccino, indicare gli indizi di sempre maggiori patologie a lungo termine da vaccinazione è in un ceto senso una perdita di tempo perché non suscita indignazione quanto piuttosto rassegnazione. Detto questo l’Oms se ne esce con un rapporto dal titolo fuorviante, ovvero Decessi in eccesso globali associati a COVID-19, gennaio 2020 – dicembre 2021 . In realtà questa organizzazione privata che ora vorrebbe trasformarsi in una sorta di dittatore sanitario parla di 14, 9 milioni di morti in eccesso a causa del Covid in due anni. Naturalmente parlando di un Covid rilevato grazie ai tamponi pcr che lo stesso Oms ha dichiarato inutili per la diagnosi. Quindi abbiamo già scollegato il cervello dalle cifre. Ma in qualche modo attraverso le tabelle arriva ad ammettere che quando si dice ” a causa del Covid” , si dice anche a causa di tutte le misure antipandemiche.

Ad ogni modo dalla tabella generale che raffigura questa situazione, pubblicata in testa al post si vede in maniera chiarissima che il grande picco di morti in eccesso si è avuto proprio nel 2021 quando le grandi campagne vaccinali avrebbero dovuto praticamente far scomparire la malattia e invece l’hanno straordinariamente propagata, impedendo che subentrasse l’immunità naturale e manomettendo il sistema immunitario. Anche per quanto il 2020 si può vedere come i picchi corrispondano alle famose misure di segregazione e distanziamento sociale, quarantene, chiusure di scuole e aziende, test costanti, diffusione di paura e panico, riduzione dei contatti, siano state tra le cause dell’aumento di mortalità. Del resto alcuni studi già alla fine del 2020 prima che cominciasse la grande ondata delle vaccinazioni avevano messo in luce che i Paesi con misure molto rigorose come ad esempio Germania, Austria e Italia avevano numeri di gran lunga peggiori di altri in cui i provvedimenti sono stati molto più blandi come Svezia e Svizzera.. comparazioni che poi sono state pienamente confermate dal confronto fra gli stati degli Usa dove i dati peggiori se non pessimi sono stati ottenuti, proprio da aree dove si è agito con paranoica severità. Tuttavia lo studio principale che si occupava del tema, quello di Ioannidis et al, fu a lungo demonizzato dalla informazione informazione a senso unico, ma oggi lo stesso Oms, sia pure in maniera reticente ne conferma la sostanza. .

Ma naturalmente questo non affiora al livello della pubblica opinione, anzi rimane proprio nascosto: basti pensare che l’istituto statistico tedesco nel rilevare un eccesso di mortalità generale del 10 per cento nel 2021, ovvero nell’anno dei vaccini, attribuisce questo fatto non al terrore pandemico, al fatto che la sanità è stata in gran parte paralizzata da questo tsunami artificiale e all’ossessione vaccinale, ma all’invecchiamento della società. A dire il vero l’aumento di mortalità ha il suo picco nell’età che va dai 50 ai 60 anni, ma oggi il vero sembra che sia disinformazione. Pazienza tanto sono assolutamente convinto che nessuno sarà punito per aver fatto questo all’umanità, anzi adesso gli stessi che hanno ordito la pandemia e ci hanno guadagnato una colossale quantità di miliardi cercano di eliminare e distruggere quei Paesi che rappresentano un pericolo per le loro distopie e la loro inesauribile bulimia di potere.

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