L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 30 agosto 2022

Al cancelliere Scholz basterebbe aprire il Nord Stream 2

“Tutta colpa del destino”: l’Europa annega nel grottesco

TLB courtesy: 29/10/2018 - Fotolia|


E’ colpa del destino, della mala sorte ed è colpa dei cittadini così poco avveduti da pensare che l’era dell’abbondanza sarebbe durata per sempre. Poco importa che proprio le élite abbiano creato questa illusione, anzi questa doppia illusione che il neoliberismo fosse per sempre, lo stadio definitivo della storia umana e che avrebbe portato sempre più prosperità lasciando mano libera ai ricchi. Peggio per chi ha creduto in una simile panzana. Oggi scopriamo che l’élite politica non è altro che il megafono del vero potere che ha ormai scalzato qualsiasi traccia di democrazia, che in realtà non è in grado fare politica e che attribuisce a una sorta di inspiegabile destino ciò che fa a mani legate. Basta prendere lo straordinario discorso di Macron che ha annunciato la fine dell’abbondanza: dopo che gli ultimi presidenti francesi, come marie antoniette impazzite hanno detto di tutto contro le gente, contro il popolo brutto cattivo e sdentato ora tocca all’ambiguo ninnolo di casa Rothschild prenderla in giro facendo intendere che sono stati dei fessi a credere in personaggi come lo stesso Macron. Ecco un brano di questo discorso che sembra proprio nascere dall’assurda parvenza di saggezza che alimenta certe follie: “Quello che stiamo attraversando ora è un punto di svolta, una specie di grande shock. Primo, perché stiamo assistendo, non solo quest’estate, ma negli ultimi anni, al tempo della fine di un’abbondanza apparentemente infinita. Il tempo in cui il denaro era disponibile – liquidità a basso costo – sta volgendo al termine. Ma c’è anche il problema della scomparsa di beni e tecnologie che un tempo sembravano sempre disponibili. Ci troviamo di fronte al crollo di “catene” economiche familiari. Ancora una volta abbiamo una carenza di questo e quello, una carenza di tecnologia, una carenza di materiali, una carenza di terra per vari usi, e anche una carenza di acqua. Dovremo prendere le misure appropriate.Ma soprattutto, è arrivata la fine delle verità che davamo per scontate. Questo vale per la Francia, per l’Europa e per il mondo intero. Per la democrazia e i diritti umani” Che valgono solo per qualcuno e non per altro in questo abominio morale che è l’impero.

Da nessun parte c’è il minimo accenno che tutto questo è stato creato dalla psicopatia finanziaria di oltreoceano e da un sistema che si è trovato di fronte alle proprie contraddizioni e che vuole continuare a parassitare il resto del pianeta per sopravvivere, che la Bce prima ha inondato il sistema finanziario, ma non i cittadini di soldi per tenere in piedi l’euro e la costruzione politica oligarchica che vi poggia sopra e adesso alza i tassi contro l’inflazione come se essa fosse causata da un eccesso di abbondanza. Naturalmente non si accenna nemmeno al fatto che la crisi dell’energia è in gran parte dovuta alla scelta di aiutare con le sanzioni un regime nazista che Washington ha creato, armato e istigato in maniera che la Russia fosse costretta a intervenire: così si è creato un motivo per il quale l’Europa deve rinunciare a convivere con il resto dell’Eurasia perché vendicare la risposta militare russa supera qualsiasi interesse economico. Che insomma tutto questo non fa parte di un destino beffardo, ma di scelte pazzesche e moralmente disoneste per non dire infami che sono state prese o per meglio dire scritte sotto dettatura. Il grossolano tentativo è quello di allontanare da sé le responsabilità, esattamente come è avvenuto per la pandemia e di costruire una sorta di euro dittatura coloniale approfittando della situazione. ,

La parte patetica arriva quando Macron attribuisce queste decisioni per le quali il popolo non è stato per nulla interpellato, a una fumosa e inconsistente difesa della democrazia non come sostanza, ma pura etichetta, insomma la solita minestra sciapa fornita dalla nullità contemporanea. E per giunta non riesce nemmeno ad evitare i segni della cattiva coscienza e della menzogna quando dice “Il nostro regime è un regime di libertà. E un tale regime non è gratuito per i suoi cittadini, può esigere sacrifici dai suoi cittadini”. Dove stia la libertà non si comprende molto bene visto che nemmeno è più possibile avere autonomia sul proprio corpo, ma questo non importa ormai da decenni gli occidentali sono abituati a usare parole che non hanno più corrispondenza con la realtà. Ma qui Macron che in questo caso è il rappresentante di questo potere europeo, gelatinoso, repressivo e al tempo stesso teleguidato si rivolge al popolo pregandolo di non ribellarsi nonostante “il grande disagio”. Si vede perfettamente che si tratta di un discorso completamente privo di anima, composto da spin doctor nel tentativo di rabberciare qualcosa possa essere venduto sul mercato dei media. Ma sotto corre la paura che davvero il popolo si rivolti com’è possibile che succeda in Francia, mentre un personaggio che per la sua trentennale azione dovrebbe essere annegato negli sputi – non so se si capisce che è Draghi – può permettersi di far semplicemente balenare la minaccia finanziaria sui titoli di stato italiani per evitare che vi sia qualche sorpresa indesiderata nelle elezioni pur essendoci praticamente un partitone unico e solo qualche sparso tentativo di opposizione. Dentro un tessuto sociale abituato a piegare la testa sui diritti e lavorare per i privilegi.

E tuttavia è chiaro che la costruzione europea sta saltando, mentre i vari governi non osano ammettere la propria stupidità e la propria ipocrisia : basta vedere cosa sta facendo il cancelliere Scholz a cui basterebbe risolvere la situazione aprendo il Nord Stream 2 visto che l’ 1 non funziona a causa delle turbine Siemens da revisionare, non si sa bene perché in Canada. Nessuno osa dice che quest’ultimo Paese è molto più interessato a vendere gas a prezzi spropositati alla Germania piuttosto che aiutare Berlino ad avere gas dalla Russia e che dunque fa mancare i documenti di revisione. Per quanto si potrà sopportare questa commedia?

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