L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 19 agosto 2022

Assumere almeno un milione di giovani nella pubblica amministrazione si può si deve. Investimenti strategici

GIOVEDÌ 18 AGOSTO 2022
Cuba manderà 500 medici in Calabria

Per sopperire alla mancanza di personale negli ospedali della regione, dove la sanità è in grave crisi da anni

 
Il presidente della Calabria Roberto Occhiuto durante la firma dell'accordo con i rappresentanti del governo cubano (ANSA)

Mercoledì il presidente della Calabria Roberto Occhiuto ha annunciato di avere fatto un accordo con il governo di Cuba per l’invio nella regione di circa 500 medici nei prossimi mesi, per sopperire alla mancanza di personale negli ospedali calabresi. Occhiuto ha spiegato che questo accordo si è reso necessario dopo che nei mesi scorsi la Regione aveva pubblicato diversi bandi per assumere medici a tempo indeterminato che, secondo il presidente, «sono andati deserti».

La carenza di medici e personale negli ospedali è un problema che riguarda tutta Italia, e in particolare la Calabria, dove il sistema sanitario è da anni in una situazione drammatica. Il problema principale della Calabria è dovuto al fatto che la sanità è commissariata dal 2010 per via di enormi debiti accumulati nel corso degli anni e di una situazione economica vicina alla bancarotta.

Per rientrare dai debiti, i commissari che si sono avvicendati hanno tagliato le spese, chiuso diversi ospedali e bloccato nuove assunzioni. Questo ha fatto sì che ora manchino infermieri, medici, personale ospedaliero, laboratori, consultori e ambulanze. Una delle prime iniziative di Occhiuto dopo essere stato eletto presidente nell’ottobre del 2021 è stata quella di assumere anche il ruolo di commissario alla Sanità, per intervenire in prima persona per cercare di risolvere i problemi del sistema regionale.

«In tutta Italia, Calabria compresa, le aziende sanitarie cercano disperatamente medici da assumere a tempo indeterminato, ma non ne trovano. È l’effetto perverso del numero chiuso imposto alle facoltà di Medicina. Il reclutamento è diventato un terno al lotto, difficilmente prevedibile e governabile. In Calabria – il nostro sistema sanitario in questo momento ha risorse in abbondanza per assumere – negli ultimi mesi le abbiamo provate tutte», ha detto Occhiuto.

L’accordo siglato mercoledì prevede che in tutto arrivino nella regione 497 medici cubani, con diverse specializzazioni. Una prima decina di medici arriverà già a settembre. Poi continueranno progressivamente ad arrivarne altri «fino quando non saranno espletati con esiti positivi tutti i concorsi» per assumere medici residenti in Italia, ha aggiunto Occhiuto.

La preparazione dei medici di Cuba è uno dei principali vanti del paese e per questo il governo cubano in passato ha più volte offerto all’estero l’aiuto del proprio personale sanitario. Cuba aveva già mandato in Italia decine di medici all’inizio della pandemia da coronavirus per aiutare gli ospedali italiani ad affrontare l’improvviso aumento di casi di contagio. Va comunque specificato che l’invio di medici all’estero da parte di Cuba è un’operazione che gli oppositori del regime cubano considerano di pura propaganda, e che nasconderebbe le dure condizioni di lavoro e i salari molto bassi che i medici ricevono nel loro paese.

Nessun commento:

Posta un commento