Dopo il vaccino uno su tre adolescenti manifesta problemi cardiaci

Ci sarebbe da far tremare le vene e i polsi come direbbe il sommo poeta e tuttavia la cosa scorre liscia nei fangosi sottofondi dell’informazione comprata e venduta: una
ricerca tailandese su 301 adolescenti dai 13 ai 18 anni vaccinati con il siero a mRna di Pfizer, mostra che un terzo del campione ha risentito di effetti avversi di tipo cardiovascolare mentre uno su 43 ha subito vari tipi di infiammazioni cardiache. Gli effetti cardiovascolari più comuni sono stati tachicardia (7,64%), mancanza di respiro (6,64%), palpitazioni (4,32%), dolore toracico (4,32%) e ipertensione (3,99%). Inoltre due ragazzi hanno sofferto di pericardite, uno di miopericardite e quattro di miocardite subclinica., particolarmente insidiosa perché non dà sintomi e potrebbe provocare guai molto seri col passare del tempo. Ma anche quelli con sintomi molto lievi potrebbero andare incontro a fibrosi cardiaca. Si tratta di cifre molto più alte di quelle raggiunte da altri studi sia francesi che tedeschi che americani i quali si attestavano una miocardite o pericardite ogni 6000 adolescenti vaccinati, ma in questo caso venivano presi in considerazione solo situazioni cliniche molto gravi, quindi basate esclusivamente su referti ospedalieri, trascurando tutto il resto, ovvero le condizioni meno serie, almeno per il momento e a maggior ragione quelle silenti che poi magari possono portare a morte improvvisa nel corso di un particolare sforzo .
La maggior parte dei partecipanti allo studio, 251, ovvero l’85,38 per cento del campione non soffriva di alcuna malattia precedente la vaccinazione e ovviamente nessuno aveva o aveva avuto problemi cardiaci, dunque l’insorgere di tali disturbi dopo l’iniezione del siero genico non ha altra causa possibile che la vaccinazione. Ma come ben sappiamo chi tocca i vaccini a mRna contro il covid, dunque uno strumento che ormai va molto oltre il suo fallimento sanitario essendo divenuto uno dei grimaldelli del potere, può rimanere fulminato e distrutto nella propria carriera e nella propria reputazione; così come accade ormai per molte ricerche che dopo aver messo in fila dati che mettono sotto accusa i sieri genici, si tenta di smussare l’impatto dei numeri, per non dare l’impressione di voler mettere in causa la vaccinazione e dunque anche gli strumenti di controllo e sorveglianza che su di essa vengono messi in essere. Anche in questo caso il risultato clamoroso riguardo all’incidenza degli effetti avversi sul sistema cardiocircolatorio vengono poi controbilanciati da un un altrettanto clamoroso tentativo di assoluzione dei vaccini, scendendo addirittura nel grottesco: in un passaggio lo studio afferma che l’incidenza di danno cardiaco o miocardite in seguito all’infezione da Covid “è molto più alta, è stimata essere 100 volte superiore alla miocardite correlata al al vaccino mRna”. Cosa si deve pensare di tutto questo? Come può il rischio a seguito di infezione covid essere cento volte superiore a un terzo o a uno su 43 che diventerebbe 100 su 43? Non e ovviamente possibile ed è per questo che i riferimenti si fanno ambigui e distorti: uno è uno
studio del 2013 quando il covid era ancora di là da venire e un
altro esamina solo la miocardite in coloro che sono morti e non fornisce indicazioni sui tassi.
Del resto esiste un ampio
studio scandinavo di cui abbiamo parlato a suo tempo anche su questo blog nel quale si è trovato che il rischio di miocardite grave a seguito dell’infezione da Covid era trascurabile, con un solo evento in eccesso ogni 100.000 persone entro 28 giorni dall’infezione. E’ impossibili sapere cosa gli autori dello studio sugli adolescenti tailandesi ( la Tailandia è il paese asiatico più ligio a Washington) si aspettassero dal massacro della matematica elementare e del buon senso: forse il perdono per aver dimostrato le nequizie del vaccini Pfizer? Non lo sappiamo, sappiamo solo che nessuno vorrebbe davvero vivere in questa realtà dove la verità diventa una vergogna da nascondere con bugie, in questo davvero da adolescenti.
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