L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 20 agosto 2022

La capacità geopolitica di Ankara è superiore a quelle dell'Occidente tutto

La Turchia riceverà ulteriori sistemi di difesa aerea russi S400
18 agosto 2022
in News


Mosca ha reso noto il 16 agosto di aver firmato un nuovo accordo per fornire ad Ankara altri sistemi missilistici di difesa aerea a lungo raggio S-400, attivi anche contro missili da crociera e balistici, in aggiunta al reggimento con 36 lanciatori già in servizio. Lo ha riferito l’agenzia di stampa TASS.

L’intesa sarebbe stata raggiunta durante il recente incontro bilaterale di Sochi tra i presidenti Vladimir Putin e Recep Tayyp Erdogan con lo scopo di soddisfare l’esigenza dell’Aeronautica Turca di disporre di un secondo reggimento di S400.

Fonti militari turche citate dalla Reuters negano però si tratti di un secondo accordo con Mosca ma solo dell’attuazione completa del primo accordo di acquisto che prevedeva già una seconda tranche di consegne.


Attualmente i reparti di S400 turchi con comando ad Ankara sono dislocati nella 15a e 20a Base Missili nei pressi di Istanbul e di Birecik- Sanliurfa mentre sembra previsto che il nuovo reggimento venga istituito sulla base di Mersin.

Imail Demir, direttore della Presidency of Defense Industries (SSB) turca, aveva annunciato nell’aprile scorso alla televisione pubblica TRT l’intenzione di acquisire ulteriori sistemi di difesa aerea a lungo raggio russi S-400 Triumf.

L’estensione del contratto annunciato nel 2017 e che ha visto la consegna tra il luglio 2019 e il 2020 di 4 batterie per un totale di 36 lanciatori e oltre 200 missili, segue di pochi mesi l’annuncio che la Turchia produrrà presso la propria industria alcune componenti del sistema S-400.


La decisione turca è destinata a irrigidire i rapporti con NATO e Stati Uniti che hanno posto le sanzioni CAATSA ad Ankara con l’esclusione dell’aeronautica Turca dal Programma F-35 di cui 100 esemplari nella versione A erano già stati ordinati mentre ora la Turchia punterebbe ad acquisire dagli americani nuovi aerei da combattimento F-16 V Viper di Lockheed Martin e ad ammodernare gli F-16C/D in dotazione.

“Non siamo a conoscenza di nuovi sviluppi in merito, la nostra posizione sull’acquisto dell’S-400 da parte della Turchia è ben nota”, ha fatto sapere ieri il Dipartimento di Stato USA attraverso il suo portavoce Ned Price.

Foto Rosoboronexport e Anadolu

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