L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 23 settembre 2022

C’è il rischio sempre più concreto di una guerra atomica ma gli statunitensi nascondono e non solo loro, la testa nella sabbia. Anzi no continuano a mettere benzina sul fuoco, mentre la FED sta di proposito distruggendo l'economia mondiale per poi raccattarne i pezzi migliori e continuare ad ingrassare il Casinò di Wall Street

ESPLOSIONI MONETARIE NUCLEARI!

Scritto il  alle 09:06 da icebergfinanza

Tanto tuonò che piovve, alla fine a forza di buttare benzina sul fuoco, inglesi, americani sono riusciti a far entrate la Russia, davvero in guerra, probabilmente la terza guerra mondiale, il Papa, l’unico che ha il coraggio di chiamarla con il suo vero nome.

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E certo, non vorrai mica che Putin ci tagli il gas Bellezza, diceva qualche ignorantone che vive sulla luna. Immagino che ora, ci sarà la fila a suggerire che l’atomica non è sul tavolo, sai Bellezza, Putin non la userà mai!

Incredibile come la fuori c’è il rischio sempre più concreto di una guerra atomica e in America sono tutti con il nasino all’insù ad osservare come i banchieri centrali giocano con l’atomica fatta in casa, quella dei tassi, che non sanno neppure usare come insegna la storia.

Dopo 15 anni di viaggio, siamo ancora li, nelle stanze oscure ed esoteriche delle banche centrali da dove escono i missili atomici più pericolosi per l’economia mondiale.

Chi sono in realtà i banchieri centrali?

Lo abbiamo visto qualche giorno fa, è tutto così semplice, come ci ricordava un importante economista americano, Brad DeLong … 

Uno dei peggiori segreti dell’economia è che non esiste una teoria economica. In pratica, non esiste una serie di principi fondamentali su cui poter basare i calcoli che spiegano i risultati economici del mondo reale. Dovremmo tenere a mente questo limite della conoscenza economica quando spingiamo al massimo l’austerità fiscale in tutto il mondo.

I principi economici che sostengono le loro teorie sono un inganno: non sono verità fondamentali ma mere manopole da girare e regolare in virtù delle giuste conclusioni che emergono dall’analisi.

Le giuste conclusioni dipendono da quale dei due tipi di economisti si è. Il primo sceglie, per ragioni non economiche e non scientifiche, un orientamento politico e una serie di alleati politici, e gira e regola le sue ipotesi fino a giungere alle conclusioni che meglio si adattano al suo orientamento e che possono compiacere gli alleati. Il secondo prende tutte le ossa della storia, le butta in una casseruola, accende il fuoco e le fa bollire, sperando che le ossa trasmettano degli insegnamenti e suggeriscano i principi per guidare gli elettori, i burocrati e i politici della nostra civiltà, mentre avanzano lentamente verso l’utopia. ( Sole24Ore )

Gente inutile come direbbero Friedman e Galbraith, inutili come le banche centrali che in questi hanno sulla politica monetaria sono state la fonte di tutti i problemi.

Fanno ancora previsioni folli, fuori da ogni realtà, prevedono una crescita dello 0,2% per il 2022, dopo due trimestri negativi e il terzo in arrivo, sono così pazzi da credere che l’ultimo trimestre sarà tre volte Natale, pura follia!

Ammettono che i consumi e la produzione sono modesti, modesti dicono loro ma si tratta di un vero e proprio crollo, ovvero consumi ZERO!

Il Comitato è molto attento ai rischi di inflazione e prevede che i continui aumenti  saranno appropriati. Inoltre, il Comitato continuerà a ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro e titoli di debito di agenzie e titoli garantiti da ipoteche di agenzie, come descritto nei Piani per la riduzione delle dimensioni del bilancio della Federal Reserve emessi a maggio, così scrivono gli scienziati del nulla, ovvero quelli che provano a scpegnere l’incendio che hanno appicato.

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Si rivelerà il più clamoroso errore della storia delle scelte di politica monetaria americana, non si combatte un’inflazione da asset alzando i tassi, non si combatte un’economia e un’inflazione simile come stanno facendo ora.

Finirà malissimo, almeno nel 1949 con un’inflazione al 20% e l’economia mondiale rasa al suolo dalla guerra, i banchieri centrali decisero di tenere i tassi a lungo termine al 2,5%, quelli si che erano pragmatici, no gente che butta qualche ossicino in una casseruola e spera che vada tutto bene.

I governatori della Fed, hanno un’aspettativa media dal 4,25 al 4,50 percento per la fine del 2022, altri 1,25 punti percentuali in più quest’anno, poi un altro aumento nel 2023 dal 4,50 al 4,75%.

Vedremo, le cose cambiano in fretta, molto in fretta!

Infatti ieri Powell si è lasciato scappare alcune paroline magiche.

In parole povere ha detto che il ritmo dei rialzi potrebbe scendere, ad un certo punto dovranno fermarsi anche nelle prossime riunioni e vedere cosa succede, prima di distruggere l’economia mondiale con il dollaro!

Nuovi massimi a 21 anni per il dollaro e soprattutto per il dollar index.

Comprendo, siamo nel campo di regata sbagliato con i rendimenti ma almeno il dollaro continua ad attenuare la dinamica negativa ed è solo all’inizio perchè come i lettori di Machiavelli ben sanno saliremo ancora e di molto.

Dotti, medici e sapienti che in questi anni ci hanno deriso perchè puntavamo alla parità ora si affollano a prevedere inversioni miracolose, nuovi target a 1,15 e via dicendo.

Rassegnatevi, il regno del dollaro è ancora lungo!

Come scrive Snider, il problema oggi è il dollaro, sta distruggendo l’economia mondiale, c’è penuria di dollari ovunque in circolazione c’è una richiesta mostruosa a fronte di trilioni di debiti contratti con le banche americani a tassi ridicoli.

Nel frattempo continua a scendere il mercato immobiliare americano, settimo mese consecutivo al ribasso per le vendite di abitazioni esistenti…

Ma la notizia interessante arriva dal Canada, il livello di rialzo dei tassi raggiunto, il massimo da 14 anni,  sta letteralmente distruggendo il mercato immobiliare canadese…

Un vero e proprio massacro!

Nella notte il DAX registra nuovi minimi a un soffio dal minimo annuale e non è finita, non è affatto finita, chi ha letto il nostro ultimo manoscritto sa di cosa parliamo.


https://icebergfinanza.finanza.com/2022/09/22/esplosioni-monetarie-nucleari/

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