L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 22 ottobre 2022

Orban grande, guarda gli interessi nazionali

Orban, esentati dal 'price cap', era minaccia per noi
'È stata una lunga battaglia ma abbiamo difeso gli interessi dell'Ungheria'

Redazione ANSA 21 ottobre 202212:27


Il premier ungherese, Viktor Orbàn © ANSA/AFP

BRUXELLES - "Abbiamo concordato che, anche se ci sarà un tetto al gas in Europa, questo non influirà sui contratti a lungo termine senza i quali l'approvvigionamento di gas dell'Ungheria sarebbe impossibile da un giorno all'altro: in altre parole, siamo stati esentati dal tetto al gas in modo che non minacci la nostra sicurezza dell'approvvigionamento di gas". Lo sostiene il premier ungherese Viktor Orban, stando al suo portavoce Zoltan Kovacs.

Secondo il portavoce, i leader hanno anche concordato che, anche se ci sarà un appalto comune per il gas in Europa, non sarà vincolante per l'Ungheria. "Ciò significa che tutte le opzioni di approvvigionamento rimangono aperte per noi: è stata una lunga battaglia, ma siamo riusciti a difendere gli interessi dell'Ungheria", ha continuato Orban, che ha definito le proposte della Commissione come la più grande minaccia per l'Ungheria. "Se le avessimo accettate, avremmo rischiato di interrompere le forniture di gas all'Ungheria nel giro di pochi giorni".

Il premier ungherese, Viktor Orbàn © AFPIl premier ungherese, Viktor Orbàn © ANSA/AFP

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